UN TEATRO PER PENSARE

Rassegna di Teatro Sociale

ORARIO SPETTACOLI: Ore 21.00
BIGLIETTO: Intero 15 Euro - Ridotto 12 Euro

Gli appuntamenti della rassegna:

Venerdì 18 Ottobre

Autobiografie di ignoti

di e con Elena Bucci, prod. Le belle bandiere

Seduta a un tavolino di un bar, che forse è il mio e forse no, guardo la gente che passa, beve, parla, beve, tace, guarda, pensa, beve, ride, se ne va.

Nel mio bar, perché è mio, è sempre notte tarda, poco prima della chiusura, quando gli ignoti appaiono orfani o profughi, naufraghi dall’Occidente.

Fantastico sulle loro vite, su tutte le infanzie e tutte le morti.

Intravedo i sogni inquieti e i legami. In loro mi perdo, mi moltiplico, mi dimentico.

Una patologia, un difetto?

Mi sembrano re e regine, principesse e principi prigionieri dell'incanto.

Il bar somiglia al mondo d’Occidente che muore. Dove sono gli assassini?

Io sto lì come un vampiro inoffensivo, un affettuoso testimone.

Venerdì 15 Novembre

Mi chiamo Andrea, faccio fumetti 

di Christian Poli con Andrea Santonastaso, regia di Nicola Bonazzi, prod. Teatro dell'Argine

Mi chiamo Andrea, faccio fumetti è una biografia, ma non è una biografia. È un monologo disegnato. Andrea Santonastaso, attore oggi, disegnatore di fumetti una volta, racconta, attraverso le parole scritte da Christian Poli, l’arte del più grande disegnatore di fumetti che il nostro paese abbia avuto: Andrea Pazienza. Lo fa dichiarando la sua impotenza di fronte al talento immenso di questo istrione dei pennelli. Lo fa dichiarando la sua inferiorità, ma anche la sua rabbia di fronte allo spreco cosciente e quasi premeditato di tanta arte pura in nome della follia di “un buco”. Lo fa raccontando Pentothal, Zanardi, Pertini… Lo fa entrando “dentro” a Gli ultimi giorni di Pompeo, soprattutto. E, infine, lo fa disegnando in scena e onorando indegnamente (o tentando di farlo) colui che è stato “il più grande disegnatore vivente”.

Venerdì 22 Novembre

COMADRE/ la Cantadora

di e con Agata Marchi, con la collaborazione artistica di Edoardo Domenico Pisati e Matteo Miucci

Una nonna e una nipote giocano a nascondino ai confini del tempo e intanto si raccontano storie. Storie di cura e rivoluzione guidate dalla luce di una luna caduta. Non ricordano più il mondo o forse non lo riconoscono. Saranno sabbia, vento e acqua attraverso il tempo e lo spazio. Le voci della terra risuonano dentro di loro. Stralci di ricordi, biografie dimenticate, attraverso il loro gioco si fanno carne, si fanno vita. Una staffetta partigiana, una briganta e una militante italiana delle Ypj si raccontano attraverso le loro voci. Nel loro ventre brucia quell'energia vitale che sta alla base dell'atto rivoluzionario, della presa di coscienza, individuale e collettiva, di quella spinta che ci porta ad alzare la testa.

Venerdì 7 Febbraio

LI TROVEREMO OVUNQUE ANDRANNO

di e con Ilaria Gelmi, regia Dario Garofalo, con la collaborazione del Teatro del Piccione e il sostegno del Teatro Evento

Argentina 1976 -1983. Molte persone, non in linea con il regime militare, vengono internate in centri clandestini, torturate e fatte sparire.Una intera generazione eliminata. Questa storia collega l'Italia all'Argentina. Un italiano, migrato da ragazzino in Argentina, risulta aver partecipato alla carneficina e poi, qui in Italia, trova un luogo dove rifugiarsi e poter vivere libero sebbene sia ricercato dall'Interpol per crimini contro l'umanità. Chi gli vive accanto di questa storia non ne vuole parlare: "è una brava persona", "è successo in un posto lontano", "sarà Dio a giudicare"... E invece non si può far finta di niente, non si può tacere. È importante non rimanere indifferenti davanti all'orrore, è importante raccontare per trovare dentro di noi gli anticorpi affinché ciò che è stato non debba ripetersi.

Venerdì 21 Febbraio

Odisseo - racconto di un’ePOPea

di e con Carlo Decio, regia di Mario Gonzales

Narrazione, Mimo e arte della commedia le armi utilizzate per un racconto di un’ ora circa ed adatto a viaggiatori di ogni età. La guerra di Troia è finita ed Odisseo, stremato dal lungo conflitto, intraprende il viaggio verso Itaca, la sua terra, desideroso di riabbracciare i genitori, la moglie Penelope ed il figlio Telemaco. Un racconto fluido e coinvolgente accompagnerà lo spettatore attraverso la burrascosa perenigrazione di Odisseo. Un viaggio durato 10 anni in balia di venti, furie divine e tempeste che lo spingeranno su terre lontane e isole incantate, dove incontrerà Dei, Dee, messaggeri, esseri malvagi, popoli accoglienti ed altri ostili e quanti pericoli dovrà superare! Il viaggio di un uomo accompagnato da profondi dubbi, grandi passioni, terribili paure, sovrumani sentimenti, atroci sconforti, lunghi pianti, immense gioie e straordinari momenti di pace.

Venerdì 21 Marzo

raccontami di domani

di César Brie, con Vera dalla Pasqua e Rossella Guidotti, regia di César Brie

Questo spettacolo è un viaggio attraverso l’universo femminile, spiato dalla serratura del bagno. Il tema è l’amicizia tra due donne. Nel bagno conversano, si sistemano, si preparano. Scoprono i cambi dei loro corpi, si confessano, si lavano il corpo e l’anima. In questo bagno gli oggetti più umili ci interpellano, diventano compagni di scena. Il volto dell’amica ci guarda attraverso lo specchio affinché il reale, rannicchiato ed invisibile ci si riveli come quelle verità che si possono confidare solo in segreto. “Dov’è il bagno?” Chiediamo con timidezza.

“In fondo”

“E la verità?”

A volte appare in fondo, quando due donne si chiudono in bagno.

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Rassegna di Teatro Sociale

ORARIO SPETTACOLI: Ore 21.00
BIGLIETTO: Intero 15 Euro - Ridotto 12 Euro

Gli appuntamenti della rassegna:

§  Venerdì 18 Ottobre AUTOBIOGRAFIE DI IGNOTI di e con Elena Bucci, prod. Le belle bandiere

Seduta a un tavolino di un bar, che forse è il mio e forse no, guardo la gente che passa, beve, parla, beve, tace, guarda, pensa, beve, ride, se ne va.

Nel mio bar, perché è mio, è sempre notte tarda, poco prima della chiusura, quando gli ignoti appaiono orfani o profughi, naufraghi dall’Occidente.

Fantastico sulle loro vite, su tutte le infanzie e tutte le morti.

Intravedo i sogni inquieti e i legami. In loro mi perdo, mi moltiplico, mi dimentico.

Una patologia, un difetto?

Mi sembrano re e regine, principesse e principi prigionieri dell'incanto.

Il bar somiglia al mondo d’Occidente che muore. Dove sono gli assassini?

Io sto lì come un vampiro inoffensivo, un affettuoso testimone.


§  Venerdì 15 Novembre MI CHIAMO ANDREA, FACCIO FUMETTI di Christian Poli con Andrea Santonastaso, regia di Nicola Bonazzi, prod. Teatro dell'Argine

Mi chiamo Andrea, faccio fumetti è una biografia, ma non è una biografia. È un monologo disegnato. Andrea Santonastaso, attore oggi, disegnatore di fumetti una volta, racconta, attraverso le parole scritte da Christian Poli, l’arte del più grande disegnatore di fumetti che il nostro paese abbia avuto: Andrea Pazienza. Lo fa dichiarando la sua impotenza di fronte al talento immenso di questo istrione dei pennelli. Lo fa dichiarando la sua inferiorità, ma anche la sua rabbia di fronte allo spreco cosciente e quasi premeditato di tanta arte pura in nome della follia di “un buco”. Lo fa raccontando Pentothal, Zanardi, Pertini… Lo fa entrando “dentro” a Gli ultimi giorni di Pompeo, soprattutto. E, infine, lo fa disegnando in scena e onorando indegnamente (o tentando di farlo) colui che è stato “il più grande disegnatore vivente”.


§  Venerdì 22 Novembre COMADRE/LA CANTADORA di e con Agata Marchi, con la collaborazione artistica di Edoardo Domenico Pisati e Matteo Miucci

Una nonna e una nipote giocano a nascondino ai confini del tempo e intanto si raccontano storie. Storie di cura e rivoluzione guidate dalla luce di una luna caduta. Non ricordano più il mondo o forse non lo riconoscono. Saranno sabbia, vento e acqua attraverso il tempo e lo spazio. Le voci della terra risuonano dentro di loro. Stralci di ricordi, biografie dimenticate, attraverso il loro gioco si fanno carne, si fanno vita. Una staffetta partigiana, una briganta e una militante italiana delle Ypj si raccontano attraverso le loro voci. Nel loro ventre brucia quell'energia vitale che sta alla base dell'atto rivoluzionario, della presa di coscienza, individuale e collettiva, di quella spinta che ci porta ad alzare la testa.


 

§  Venerdì 7 Febbraio LI TROVEREMO OVUNQUE ANDRANNO di e con Ilaria Gelmi, regia Dario Garofalo, con la collaborazione del Teatro del Piccione e il sostegno del Teatro Evento

Argentina 1976 -1983. Molte persone, non in linea con il regime militare, vengono internate in centri clandestini, torturate e fatte sparire.Una intera generazione eliminata. Questa storia collega l'Italia all'Argentina. Un italiano, migrato da ragazzino in Argentina, risulta aver partecipato alla carneficina e poi, qui in Italia, trova un luogo dove rifugiarsi e poter vivere libero sebbene sia ricercato dall'Interpol per crimini contro l'umanità. Chi gli vive accanto di questa storia non ne vuole parlare: "è una brava persona", "è successo in un posto lontano", "sarà Dio a giudicare"... E invece non si può far finta di niente, non si può tacere. È importante non rimanere indifferenti davanti all'orrore, è importante raccontare per trovare dentro di noi gli anticorpi affinché ciò che è stato non debba ripetersi.


§  Venerdì 21 Febbraio ODISSEO - RACCONTO DI UN'EPOPEA di e con Carlo Decio, regia di Mario Gonzales

Narrazione, Mimo e arte della commedia le armi utilizzate per un racconto di un’ ora circa ed adatto a viaggiatori di ogni età. La guerra di Troia è finita ed Odisseo, stremato dal lungo conflitto, intraprende il viaggio verso Itaca, la sua terra, desideroso di riabbracciare i genitori, la moglie Penelope ed il figlio Telemaco. Un racconto fluido e coinvolgente accompagnerà lo spettatore attraverso la burrascosa perenigrazione di Odisseo. Un viaggio durato 10 anni in balia di venti, furie divine e tempeste che lo spingeranno su terre lontane e isole incantate, dove incontrerà Dei, Dee, messaggeri, esseri malvagi, popoli accoglienti ed altri ostili e quanti pericoli dovrà superare! Il viaggio di un uomo accompagnato da profondi dubbi, grandi passioni, terribili paure, sovrumani sentimenti, atroci sconforti, lunghi pianti, immense gioie e straordinari momenti di pace.


§  Venerdì 21 Marzo RACCONTAMI DI DOMANI di César Brie, con Vera dalla Pasqua e Rossella Guidotti, regia di César Brie

Questo spettacolo è un viaggio attraverso l’universo femminile, spiato dalla serratura del bagno. Il tema è l’amicizia tra due donne. Nel bagno conversano, si sistemano, si preparano. Scoprono i cambi dei loro corpi, si confessano, si lavano il corpo e l’anima. In questo bagno gli oggetti più umili ci interpellano, diventano compagni di scena. Il volto dell’amica ci guarda attraverso lo specchio affinché il reale, rannicchiato ed invisibile ci si riveli come quelle verità che si possono confidare solo in segreto. “Dov’è il bagno?” Chiediamo con timidezza. “In fondo” “E la verità?” A volte appare in fondo, quando due donne si chiudono in bagno.